Interessanti insight sulla filiera, dal fisico al digitale
Il 2021 dell’editoria è stato un anno fortunato.
Sebbene l’emergenza pandemica ancora imperversi su tutti quanti i mercati, la resilienza del libro e dei suoi protagonisti ha visto grafici in crescita, sia per alcuni segmenti, canali e formati, sia per alcuni generi in particolare.
L’andamento positivo è percepibile già a partire dal fatturato, con un incremento pervasivo che ha toccato principalmente il mondo offline, dalle librerie indipendenti a quelle di catena.
Gli editori crescono in tutte le categorie di dimensioni: piccoli, medi e grandi. In termini percentuali, però, i protagonisti dell’incremento più consistente sono gli editori medio-piccoli: del +25,2% quelli con un fatturato tra 0,3 milioni a 1 milione di euro di fatturato, +17,9% per gli editori da 1 a 10 milioni di euro di fatturato.
Per quanto riguarda i canali, rallenta consistentemente la corsa dell’online, che nel 2020 aveva visto una crescita – rispetto all’anno precedente – del 48%. L’aumento nel 2021, invece, è stato “solo” del 12,8% rispetto all’anno precedente.
Molto più promettenti, invece, le performance delle librerie fisiche: se le performance del 2020 erano inferiori del 14,4% rispetto a quelle del 2019, le performance del 2021 hanno superato del 20,9% quelle dell’anno precedente. Cresce percentualmente anche il fatturato degli intermediari, da un +4,63% del 2020 sul 2019, a un +11,8% del 2021 sul 2020.
Infine, prendendo in considerazione le quote fatturato per canale, il peso dell’online si stabilizza negli ultimi due anni fermandosi al 41%, mentre il fisico (e quindi la somma di grossisti, indipendenti, franchising e catene dirette) va al 59% (con un incremento del +45% per le librerie offline e del +14% per gli intermediari).
La panoramica di quello che è stato il 2021 del libro è senz’altro foriera di speranza: l’esperienza diretta, inoltre, ci mostra la resilienza della filiera e – in particolare – dei canali offline, che si confermano come prevalenti e in crescita.
